TRA QUALCHE GIORNO L'AVVENTURA ANCHE PER
ANTONIO MARINO, ANNI 49, CAGLIARI
Che
grande piacere mi fa la presenza a questa avventura dell'amico Antonio, geologo
e gran conoscitore del territorio. Molto stimato qui in Sardegna da tutti i
biker per la sua disponibilita' e il desiderio di far conoscere agli
appassionati i sentieri piu' spettacolari di questa isola. E' sicuramente il
Biker che ha promosso e ampliato l'utilizzo della MTB nell'entroterra sarda. E'
l'esploratore Sardo per antonomasia. Un'amicizia nata spontaneamente nei primi
anni del mio arrivo in questa speciale isola. Antonio mi ha fatto sentire come
se fossi a casa e me l'ha fatta conoscere in tutti i suoi aspetti e angoli
nascosti. Molte avventure assieme e alcuni viaggi extracontinentali hanno
rafforzato il piacere di coltivare questa amicizia.
Grazie
Antonio per aver accettato la sfida del Naturaid Sardegna Extreme Explorer,
ancora una volta assieme per vivere una nuova emozione nella "nostra"
isola
Quali sport pratichi? Attualmente esclusivamente la mtb. Ormai solo molto raramente faccio qualche incursione in parete.
Come sei venuto a conoscenza di questa avventura? Ho seguito il suo nascere e prendere forma grazie all'amicizia con il suo ideatore e al fatto di avere il privilegio di vivere in Sardegna, dove si svolge. Ho seguito poi tutte le prove degli atleti che l'hanno già fatta con alcuni dei quali avevo già fatto qualche altra esperienza.
Cosa ti ha spinto a iscriverti a questo evento estremo? La mia insanabile voglia di misurarmi con me stesso cercando di trovare e superare ogni volta quel limite, la tipologia di gara dove sai di essere solo e poter contare solo su di te, il territorio spesso selvaggio che attraversa... sono solo alcuni.
Hai già fatto qualche esperienza simile? Ho partecipato al Naturaid Trentino dove però dopo209
km , sono arrivato in ritardo ad un cancello orario e la
gara è finita lì. Poi ho fatto diverse marathon e gare di lunga distanza in
Italia e all'estero come la
Black Forest ultra bike marathon in Germania, la
Dolomiti super
bike, la
Marathon del
Montello, la
Salkammergut trophy
in Austria, per citarne alcune. E poi ci sono i diversi viaggi fatti in mtb e
in autonomia di cui i più recenti in Giordania e in Patagonia. Questa
esperienza che dovrò affrontare però è qualcosa di molto diverso.
Perché ti avvicini ad un'avventura così insolita e particolare? Come ho detto, sono affascinato dal mettermi alla prova in qualcosa di estremo dove so di poter contare solo sulle mie possibilità, sia fisiche e psicologiche che tecniche e organizzative. Questa gara è l'essenza dell'avventura.
In che modo ti sei preparato, quali sono stati i tuoi allenamenti e in che situazioni? Sono un pò in ritardo con gli allenamenti ma sto cercando di recuperare, ancora ho circa 1 mese, dovrò farlo bastare. Sto cercando di uscire almeno 4 giorni la settimana con percorsi di 70-80
km e almeno
un giorno con percorrenza ultra tra i 130 e i 200
km , questi ultimi su asfalto ma sempre in mtb. Per mancanza di tempo ogni tanto vado
al lavoro in bici, che non è proprio dietro l'angolo, sono circa 100 tra andata
e ritorno; quando faccio questo parto alle 4.30-5.00 del mattino.
Cosa pensi di portare con te per la tua sicurezza e per la riuscita stessa avventura? Per ciò che riguarda la bici prenderò la scott spark biammortizzata con escursione da120
mm , abbastanza leggera, il percorso ha diversi tratti
molto sconnessi e difficili, credo sia il mezzo più adatto; penso anche al
confort, considerato le tante ore in sella che dovrò affrontare. Monterò un
portapacchi con attacco al reggisella e un sacco tubolare stagno dove metterò
sacco a pelo, abbigliamento di ricambio, giacca a vento; poi un borsello da
manubrio e un'altro da mettere nel telaio, per attrezzature, piccoli ricambi,
viveri, integratori di magnesio e potassio e piccoli oggetti; uno zaino idrico
con 2
L d'acqua
abbastanza capiente anche per mettere viveri e attrezzi; borraccia, gps, con
batterie, batteria tampone ad alta efficienza, cellulare che è anche gps,
macchina fotografica, due luci per la progressione notturna e una terza sul
casco con relative batterie, carica batterie.
Come sarà la tua alimentazione durante l'avventura? Sarà prima di tutto continua mentre pedalo. A base di pane, frutta secca, integratori salini sopratutto magnesio, biscotti, ecc. Spero di fare qualche sosta, attraversando i paesi in orari consoni, in qualche locale per un bel piatto di pasta o una pizza
Come affronterai l'avventura e quale sarà la tua strategia? (soste, ritmi, dormite) Penso che partirò la notte in modo da fare più km possibile e affrontare il supramonte, da Oliena in poi, di giorno. Il ritmo non sarà comunque troppo tirato, dovrò valutare bene le energie commisurate alla notevole distanza e dislivello. Le soste per riposare saranno brevi (3-4 h) e ridotte al minimo (2-3). Altre soste saranno necessarie per acquistare qualcosa da mangiare e bere nei paesi e, se possibile, per mangiare qualcosa di caldo in qualche locale.
Per completare i480
km e
superare tutte le situazioni d’ambiente e climatiche, montagne, discese,
colline, zone aride, desertiche, freddo e caldo, la tua bici come è attrezzata
e il tuo abbigliamento quale sarà? Abbigliamento semplice, siamo a fine
maggio, non dovrebbe fare molto freddo. Un completo maglietta e salopette corto
con gambali da usare in caso di freddo o la sera, maglia intima tecnica. Un
ricambio completo con una giacca a manica lunga e una giacca a vento. Per
quando mi fermerò a riposare un sacco a pelo in piuma leggero e poco
ingombrante con un materassino tecnico gonfiabile minimale (250 gr). Attrezzi e
ricambi vari (chiavi esagonali, pinze, cacciavite, smagliacatena, falsamaglia,
forcellino, 2 raggi, fascette in nylon, due camere d'aria, kit per riparare i
tubless, ecc.)
Vuoi raccontare le cose più significative che hai fatto? (curriculum) Non credo di poter vantare un grande curriculum, in quanto pur avendo partecipato a varie gare e viaggi/avventure non ho mai guardato alla performance, forse anche perché non sono tagliato per la "velocità", però so di avere una buona "resistenza" alla fatica e cavarmela nei percorsi tecnici e questo mi porta a prediligere percorsi/gare di questo tipo.
Cosa consigli a tutti coloro che vorrebbero fare qualcosa di estremo, ma non hanno il coraggio di provarci? Ognuno prima di tutto deve sentirlo, avere quello stimolo istintivo che lo attrae verso l'avventura, verso il proprio limite, verso l'ignoto. Tra questi c'è chi va alla ricerca e chi si blocca per vari motivi (paure, sconfitte, poco tempo, legami affettivi, poca conoscenza delle proprie capacità o peggio, l'essere convinti, erroneamente, dei propri limiti. Per queste persone che comunque sentono lo "stimolo", consiglio di provarci, almeno una volta, magari all'inizio con la compagnia di uno o più amici e poi... se sono rose fioriranno
PARTENZA PREVISTA PER IL 5 GIUGNO ALLE ORE 22:00
L'INTERVISTA
Com'è nata la tua passione per la
MTB ? E' nata circa 15 anni fa, coinvolto da
alcuni amici con cui condividevo un'altra attività sportiva,
l'arrampicata o free
climbing alla quale ho dedicato più di 20 anni, e, per provare, facevo qualche uscita
in mtb una tantum con loro. All'inizio riuscivo a conciliare entrambe le
passioni poi la cosa poi ha preso un'altra piega quando è nata Chiara, la prima
figlia, e il tempo da dedicare allo sport si è ridotto. La mtb si sposava
meglio con questa esigenza. Poi è arrivata Sardinia Mountain Bike e il modo di
vedere e vivere la mtb è cambiato.
Quali sport pratichi? Attualmente esclusivamente la mtb. Ormai solo molto raramente faccio qualche incursione in parete.
Come sei venuto a conoscenza di questa avventura? Ho seguito il suo nascere e prendere forma grazie all'amicizia con il suo ideatore e al fatto di avere il privilegio di vivere in Sardegna, dove si svolge. Ho seguito poi tutte le prove degli atleti che l'hanno già fatta con alcuni dei quali avevo già fatto qualche altra esperienza.
Cosa ti ha spinto a iscriverti a questo evento estremo? La mia insanabile voglia di misurarmi con me stesso cercando di trovare e superare ogni volta quel limite, la tipologia di gara dove sai di essere solo e poter contare solo su di te, il territorio spesso selvaggio che attraversa... sono solo alcuni.
Hai già fatto qualche esperienza simile? Ho partecipato al Naturaid Trentino dove però dopo
Perché ti avvicini ad un'avventura così insolita e particolare? Come ho detto, sono affascinato dal mettermi alla prova in qualcosa di estremo dove so di poter contare solo sulle mie possibilità, sia fisiche e psicologiche che tecniche e organizzative. Questa gara è l'essenza dell'avventura.
In che modo ti sei preparato, quali sono stati i tuoi allenamenti e in che situazioni? Sono un pò in ritardo con gli allenamenti ma sto cercando di recuperare, ancora ho circa 1 mese, dovrò farlo bastare. Sto cercando di uscire almeno 4 giorni la settimana con percorsi di 70-
Cosa pensi di portare con te per la tua sicurezza e per la riuscita stessa avventura? Per ciò che riguarda la bici prenderò la scott spark biammortizzata con escursione da
Come sarà la tua alimentazione durante l'avventura? Sarà prima di tutto continua mentre pedalo. A base di pane, frutta secca, integratori salini sopratutto magnesio, biscotti, ecc. Spero di fare qualche sosta, attraversando i paesi in orari consoni, in qualche locale per un bel piatto di pasta o una pizza
Come affronterai l'avventura e quale sarà la tua strategia? (soste, ritmi, dormite) Penso che partirò la notte in modo da fare più km possibile e affrontare il supramonte, da Oliena in poi, di giorno. Il ritmo non sarà comunque troppo tirato, dovrò valutare bene le energie commisurate alla notevole distanza e dislivello. Le soste per riposare saranno brevi (3-4 h) e ridotte al minimo (2-3). Altre soste saranno necessarie per acquistare qualcosa da mangiare e bere nei paesi e, se possibile, per mangiare qualcosa di caldo in qualche locale.
Per completare i
Vuoi raccontare le cose più significative che hai fatto? (curriculum) Non credo di poter vantare un grande curriculum, in quanto pur avendo partecipato a varie gare e viaggi/avventure non ho mai guardato alla performance, forse anche perché non sono tagliato per la "velocità", però so di avere una buona "resistenza" alla fatica e cavarmela nei percorsi tecnici e questo mi porta a prediligere percorsi/gare di questo tipo.
Tra le gare di lunga percorrenza a cui ho partecipato ci sono:
· 2009 Marathon del
Montello 115
km 3.000
m disl.
· 2010 Trasvesubienne (Francia, gara extra
tecnica) 85
km 3.300
m disl.
· 2010 Naturaid Trentino
(interrotta) 209
km ???
· 2011 Black Forest ultra marathon (Germania ) 116
km 3.150
m disl.
· 2012 Dolomiti super bike
(Trentino) 120
km 3.800
m disl.
· 2013 Salzkammergut
(Austria) 215
km 7.300
m disl.
Alcuni viaggi/avventure in autonomia:
· 2009 Marin-raid 2009 (da Olbia a
Pula-Sardegna) 500
km 13.000
m disl.
· 2011 Giordania (da Hamman a
Acaba) 550
km 18.000
m disl.
· 2012 Marin-raid 2012 (da Alghero a
Cagliari-Sardegna) 470
km 11.000
m disl.
· 2013 Patagonia (El
Chalten-Hushuaia) 1.300
km 32.000
m disl.
Cosa consigli a tutti coloro che vorrebbero fare qualcosa di estremo, ma non hanno il coraggio di provarci? Ognuno prima di tutto deve sentirlo, avere quello stimolo istintivo che lo attrae verso l'avventura, verso il proprio limite, verso l'ignoto. Tra questi c'è chi va alla ricerca e chi si blocca per vari motivi (paure, sconfitte, poco tempo, legami affettivi, poca conoscenza delle proprie capacità o peggio, l'essere convinti, erroneamente, dei propri limiti. Per queste persone che comunque sentono lo "stimolo", consiglio di provarci, almeno una volta, magari all'inizio con la compagnia di uno o più amici e poi... se sono rose fioriranno
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